Un anno senza lavorare, 365 giorni senza eventi. Per questo hanno manifestato il 23 febbraio in piazza Unità i numerosi lavoratori dello spettacolo, artisti , imprenditori accompagnati da molti cittadini comuni e appassionati di eventi culturali e musicali. Nel mondo dello spettacolo (musica, arte, danza etc) è tutto fermo ormai da un anno e i ristori non sono stati certo sufficienti a compensare un arresto pressochè totale dell’attività; per questo si è voluto porre l’accento soprattutto sul blocco totale di eventi e delle tragiche conseguenze in un comparto che decisamente viene poco considerato dalle istituzioni, chiedendo soluzioni immediate come la riapertura in sicurezza e il sostegno che deve essere assolutamente reale e concreto da parte di Governo, Regione e tutti gli enti preposti. In alcuni casi i lavoratori del settore, pur con la massima dignità possibile, si arrangiano con l’aiuto di amici e parenti , alcuni vendono la propria attrezzatura a significare una situazione drammatica. E tutto spesso nel silenzio dell’opinione pubblica e delle istituzioni. Si auspica soprattutto un ritorno in sicurezza agli eventi e la concretizzazione di alcune misure già sul tavolo di Governo e Regione (o enti preposti) che ancora devono trovare attuazione.
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(La Redazione)
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