Patto per l’Autonomia e Adesso Trieste a fianco del Comitato alla consegna delle firme per Burlo e Pineta di Cattinara: «Necessario rivedere il progetto: ascoltare chi opera al Burlo e chi vive nel rione è un presupposto fondamentale»

Trieste, 26 marzo 2024 | Il Coordinamento Salviamo il Burlo e la Pineta di Cattinara ha consegnato la petizione al Presidente del Consiglio regionale, alla presenza delle consigliere e dei consiglieri sostenitori dell’iniziativa, in contemporanea al presidio tenutosi in Piazza Oberdan.

«Abbiamo da sempre sostenuto le iniziative a difesa della Pineta di Cattinara, e allo stesso tempo riteniamo rivedere il progetto di trasferimento del Burlo, vecchio e inadeguato ai tempi, coinvolgendo chi vi dovrà lavorare e le persone che nel rione vivono – afferma Giulia Massolino consigliera del Patto per l’Autonomia sostenitrice della petizione presentata oggi al Presidente del Consiglio regionale – La presentazione della petizione formalizzata oggi in Consiglio regionale è un passo importante, perché ci consentirà di discuterne in sede di Commissione consiliare, speriamo in tempi utili. È in attesa di discussione anche la mozione che abbiamo presentato raccogliendo gli esiti del percorso di ascolto delle operatrici e degli operatori sanitari effettuato da Adesso Trieste sul progetto».

«Fondamentale preservare la specialità e l’indipendenza del Burlo, perché possa mantenere la qualifica di IRCCS. Non siamo contrari a priori al trasferimento del Burlo, perché abbiamo accolto le osservazioni di  chi vi opera e ha portato all’attenzione le notevoli criticità attuali – prosegue Gianluca Festini, medico e Consigliere di AT in III Circoscrizione, che ha guidato il processo di ascolto di operatrici e operatori sanitari– Parlando con i sanitari però ci è molto chiaro quanto anche il progetto di trasferimento sia vecchio e inadeguato alle attuali esigenze sanitarie. Riteniamo perciò che sia fondamentale porre una moratoria al cantiere, per poter ridiscutere il progetto con tutti i portatori di interesse».

«Importante che sia ascoltata anche la cittadinanza – conclude Leo Brattoli, Portavoce di Adesso Trieste -. È ben nota l’importanza del verde per la salute psicofisica delle persone, tanto più in un rione che ha subìto una tale cementificazione negli scorsi decenni. Non solo una necessità per chi ci vive, ma anche per le bambine e i bambini che frequentano l’asilo e la scuola, nonché per le stesse persone ricoverate».

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